Una valle abitata fin dalla notte dei tempi
La valle è incastonata nelle Alpi Graie, a nord-est fra la Valle di Champorcher (bassa Valle d’Aosta) e le valli Orco e Soana a sud-ovest. Non distante in linea d’aria dal Parco Nazionale del Gran Paradiso, la vetta dalla quale nasce il Chiusella, il fiume che le dà il nome, è quella del Monte Marzo.
Le millenarie incisioni rupestri del “Sentiero delle anime” e della “Pera dij crus” ricollegano alla notte dei tempi la presenza dell’uomo tra questi pendii. Per assicurarsene il dominio, si sono a lungo e aspramente battute le leggendarie tribù celtiche dei Salassi, ultimo baluardo di opposizione alpina posto alle inarrestabili truppe Romane. Sono infatti i Romani ad avviare l’incessante e pluri-secolare estrazione di ferro, di pirite e magnetite: giacimenti minerari che solo il secolo scorso hanno cessato di connotare buona parte dell’economia valligiana. In ogni caso, alcuni minerali di recente scoperta rimangono reperibili esclusivamente in questo angolo di pianeta.
Sebbene Eleonora Duse ne avesse colto il fascino acquistandovi una casa di villeggiatura già a fine 800’, la Valchiusella ‘di superficie’ rimane tuttora uno dei pochi luoghi del Piemonte settentrionale ancora scarsamente frequentati dal turismo domestico. La valle è infatti paradossalmente e maggiormente nota agli amanti della natura e agli appassionati di sport di montagna stranieri: con più di 500 vie, la palestra di roccia di Traversella è uno dei complessi outdoor più estesi d’Europa. I caratteristici laghetti di origine morenica di Alice Superiore e Meugliano, insieme al paesaggio semi-lunare della Riserva Speciale dei Monti Pelati nei pressi di Vidracco, rappresentano solo alcuni tra le centinaia di inviti ad inoltrarsi sui sentieri che la percorrono.
Non vi resta che venire a scoprirla di persona!
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